In Aula la legge contro le microplastiche nei cosmetici

Leggiamo con piacere e diffondiamo (da Marevivo, martedì 18 Ottobre 2016)

E’ un primo, importante risultato nella battaglia intrapresa da Marevivo per sconfiggere il “Mostro” che sta minacciando il mare e la nostra salute. La plastica, infatti, percorre vie infinite: anche attraverso i prodotti di cosmesi e di igiene personale invade sempre di più i nostri mari per finire anche nei nostri piatti”, così commenta la presidente di Marevivo, Rosalba Giugni, la notizia dell’approdo in Aula, il prossimo lunedì 24 ottobre, della proposta di legge numero 3852, a prima firma  del presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera Realacci e sottoscritta da oltre 40 deputati di diversi gruppi politici, sia di maggioranza che di opposizione,  in base alla quale dal 1° gennaio 2019 non sarà più consentito produrre e mettere in commercio prodotti cosmetici contenenti microplastiche.

Grazie all’impegno di Ermete Realacci, primo firmatario della legge fortemente voluta da Marevivo, la proposta di legge è stata oggi abbinata dalle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera  alla legge sulla cosmesi sostenibile e sarà discussa alla Camera a partire da lunedì 24 ottobre. Intanto Marevivo, forte anche delle 20mila firme raccolte a sostegno della legge e nel segno dell’impegno portato avanti da oltre 30 anni su questo tema, continuerà a sollecitare l’opinione pubblica e ad agire per contrastare il Mostro”, conclude la Presidente.

Questa proposta di legge rappresenta uno snodo cruciale della campagna “Mare mostro” nata per sensibilizzare sull’impatto della plastica in mare e realizzata da Marevivo anche in collaborazione con Marina Militare e CoNISMa. La campagna, condotta nei mesi scorsi a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci, si snoda tra seminari, incontri con studenti, dibattiti con amministratori e politici, azioni di bonifica alle foci dei fiumi. A supportarla c’è anche una mostra divulgativa, nata sulla scorta di uno studio della Blue Factory di Marevivo, composta da giovani studiosi e ricercatori, coordinati dal professore dell’Università “La Sapienza” Giandomenico Ardizzone. L’immagine del “Mare mostro” è stata ideata dall’agenzia Roncaglia e Wijkander.

Ogni anno nel mondo vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastica e si stima che nel 2050 diventeranno 400. Su questo scenario, si innesta uno studio della Fondazione “Ellen MacArthur”, che prevede che per quell’anno ci saranno più plastiche che pesci in mare. Secondo alcune ricerche, oltre il 10% di plastica prodotta viene gettato in mare, andando ad alimentare il “Mostro”.

“Un fiume di microplastiche dalle lavatrici fino al mare” – La Repubblica

La Repubblica, 7/10/2016

“Ogni volta che mettiamo in moto una lavatrice scarichiamo in acqua centinaia di migliaia di microfibre sintetiche. E una buona parte arriva in mare. E’ il risultato di una ricerca condotta dall’università di Plymouth, in Inghilterra. Lo studio è stato fatto prendendo in esame cicli di lavaggio di indumenti sintetici a temperature standard comprese tra 30 e 40 gradi: durante un singolo lavaggio possono essere rilasciate più di 700 mila microfibre di plastica.” leggi l’articolo QUI

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Fibra sintetica al microscopio

Single clothes wash may release 700,000 microplastic fibres, study finds

Tiny plastic particles released by synthetic fabrics can cause harm to marine life when they enter rivers and oceans, new study by Plymouth University.

Read the full article here.

Original article: in press, Marine Pollution Bulletin: Napper & Thompson, 2016 –

Release of synthetic microplastic plastic fibres from domestic washing machines: Effects of fabric type and washing conditions

And about the micro fibers pollution and the apparel industry: California study

Assessing the impacts of microfiber pollution in the environment 

Micro- and nanoplastics in seafood: EFSA study

From a new study by the European Food Safety Authority Panel on Contaminants in the Food Chain (CONTAM):

Microplastics can contain on average 4% of additives and the plastics can adsorb contaminants.

Toxicity and toxicokinetic data are lacking for both microplastics and nanoplastics for a human risk assessment.

For microplastics and nanoplastics, occurrence data in food, including effects of food processing, in particular, for the smaller sized particles (< 150 μm) should be generated. Research on the toxicokinetics and toxicity, including studies on local effects in the gastrointestinal (GI) tract, are needed as is research on the degradation of microplastics and potential formation of nanoplastics in the human GI tract.

UK will ban plastic micro beads to protect sea life by 2017

Government announces plans to ban microbeads in cosmetics and personal care products.

Read the full communication here.

Thootpaste

A study conducted by Plymouth University investigators and published in Marine Pollution Bulletin in 2015 revealed that almost 100,000 ‘microbeads’ could be released in every single application of certain products.

Similarly, in Italy a law proposal has been deposited in May at the Italian Parliament by the NGO Marevivo, which asks for a complete ban on the use of microplastics in cosmetic products by 2019.The parliament shall vote the proposal by November, which would ban both production and selling of care products with microplastics from 1th January 2019.

 

 

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